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Sinossi
Un uomo cammina col suo bambino sui prati di una collina. Giunge di fronte a un vecchio casolare, nel quale tanti anni prima ha trascorso un'infanzia di guerra. Le stanze deserte e desolate lo fanno tornare con la memoria al tempo in cui la seconda guerra mondiale stava per concludersi. Scorrono le immagini di tanti episodi di vita della famiglia: padre, madre, nonna e sei figli, dei quali lui, il protagonista, Silvano, l'ultimo nato. Ricorda gli incontri con Crimen, un vecchio che viveva isolato sulla montagna e del quale si diceva che da giovane avesse mangiato la moglie per amore. Il fascismo è crollato. Nel caos della liberazione anche per il padre di Silvano c'è il rischio di qualche rappresaglia. Il bambino, tornando a casa da un ricovero in ospedale, viene a sapere che il vecchio Crimen è morto. In seguito ad un diverbio col padre, Silvano scappa sulle montagne per raggiungere Crimen, ma dopo questa corsa affannata non è più lui ad arrivare, bensì l'uomo che sta ricordando, cioè Silvano stesso da adulto, che osserva il rifugio nel quale il vecchio aveva vissuto e ripensa commosso alle parole che solitamente gli mormorava.
Le immagini riaffluiscono mostrando la sua famiglia, la guerra, una fucilazione, i partigiani, ma soprattutto la grande intesa con Crimen. Un bel film tra storia e poesia, presentato a Venezia.
Regia:
Silvano Agosti
Genere: Drammatico
Anno: 1991
Paese: Italia
Durata: 102'
Soggetto: Silvano Agosti
Sceneggiatura: Silvano Agosti
Fotografia: Silvano Agosti
Musica: Daniele Iacono
Costumi: Luigia Da Re
Cast: Lou Castel, Federico Zanola, Elisa Murolo, Roberto Brignani, Michele Maggiolano, Eva Serafini, Paola Agosti, Alain Cuny
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